Il 30 gennaio 2017, presso la Biblioteca Civica “Berio”, gli studenti del Liceo hanno presentato il progetto; l’uditorio ha apprezzato questo momento sintesi della fruttuosa collaborazione con le civiche biblioteche “Berio” e “Gallino”. La partecipazione è testimoniata dalle due immagini seguenti.
Il progetto è nato nello scorso anno scolastico ed ha avuto come protagonisti un gruppo di allievi della 2A del Liceo Classico.
Da marzo a luglio gli studenti hanno realizzato diciotto letture e altrettante recensioni di libri scelti autonomamente che, grazie alla collaborazione della dott.ssa Luciana Langella, Direttrice della Biblioteca Municipale “F. Gallino”, sono state pubblicate sul portale e sul profilo Facebook, per sviluppare le capacità critiche dei giovani lettori e suscitare un dibattito, usando i moderni ambiti e strumenti di comunicazione.
Dal 6 novembre l’attività è ripresa: sull’onda del successo è aumentato il numero dei recensori (classi 2A e 3A) e il disegno si è ampliato, ispirando “Risvolti letterari” – progetto integrato del Sistema Bibliotecario Urbano a cura del Dott. Massimo Ruggero – e grazie all’apprezzamento del Dott. Danilo Bonanno ha trovato spazio specifico sul portale della Biblioteca Berio e in bacheca con la pubblicazione in cartaceo intitolata “Le recensioni dei ragazzi del Mazzini”. E’ in via di definizione una rubrica radiofonica su Radio Jeans.
La lettura ai tempi di Internet. Un’introduzione.
Lo studente è colui che, per sua natura, dovrebbe avere la massima dimestichezza con i libri, eppure oggi, se si prescinde dalla fruizione manualistica, strettamente necessaria all’acquisizione dei saperi specifici, questo binomio allievo/libro, apparentemente così ovvio, non è affatto scontato, specie nella sua versione tradizionale che implica l’impiego del volume cartaceo. L’immagine del giovane che, a tarda notte, protrae la veglia intento alla lettura appare superata da quella di uno stesso giovane che fa ugualmente le ore piccole, ma sullo schermo del pc o del tablet.
Se questo risulta lo scenario più frequente, non bisogna ignorare coloro che, pur vivendo nell’era di internet, non rinunciano al piacere della lettura di un buon libro, ininterrotta nel susseguirsi delle pagine, oppure scandita dal rituale del segnalibro, dell’angolino in alto ripiegato, o di un numero da ricordare, per non infierire sulla carta… Così la presenza dei social networks, da antagonista invincibile, può trasformarsi in un’alleata formidabile che consente di superare quel “furtivo egocentrismo” proprio del lettore che “raggomitolato in un angolo” ha con il libro un rapporto “esclusivo ed escludente che suggerisce l’idea di una privacy impenetrabile”, per dirla come Alberto Manguel in Una storia della lettura.
Gustare il libro in privato e poi condividerne il contenuto, operare riflessioni, trovare rimandi in altre opere appare una strada percorribile e moderna per seminare la buona pianta del pensiero critico e della condivisione del sapere.
Quest’idea, di per sé molto semplice, è nata tra giovani appassionati di lettura, che hanno colto nella scuola l’ambiente idoneo per affinare gli strumenti di conoscenza e hanno trovato nella biblioteca un serbatoio inesauribile di materiale su cui esercitarli, oltre a spazi e strumenti per aprire un dibattito.
Non si pretende certo di raggiungere raffinatezze critiche, o eccellenze stilistiche, ma solo di suscitare il piacere della lettura in altri, con semplici considerazioni che hanno la freschezza e l’autenticità dei nostri giovani lettori. E ognuno che si riuscirà a coinvolgere, sarà una nuova maglia nella rete, potenzialmente sconfinata e multilinguistica, come la Biblioteca di Babele di Borges.
Senza eccedere con le ambizioni, non vogliamo però circoscrivere le scelte o i linguaggi, convinti che “con i vari accozzamenti di venti caratteruzzi sopra una carta ”- come afferma Galileo nel Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo – si possa “trovar modo di comunicare i più reconditi pensieri a qualsivoglia altra persona, benché distante per lunghissimo intervallo di luogo e di tempo … e sia questo il sigillo di tutte le ammirande invenzioni umane”.
Recensioni effettuate nel primo periodo:
- Silvia Avallone, “Acciaio”, recensito da Larissa D’Orsi;
- Emily Bronte, “Cime Tempestose”, recensito da Martina Scotto;
- Sofocle, “Edipo Re”, recensito da Simone Guenna;
- Platone, “Fedone”, recensito da Simone Guenna;
- Daniel Defoe, “Fortune e Sfortune della Famosa Moll Flanders”, recensito da Dario Barbieri;
- Mary Shelley, “Frankestein o il Moderno Prometeo”, recensito da Dario Barbieri;
- Roberto Saviano, “Gomorra”, recensito da Dario Barbieri;
- Primo Levi, “I Sommersi e i Salvati”, recensito da Simone Guenna;
- Alexandre Dumas, “I Tre Moschettieri”, recensito da Pietro Pedemonte;
- Italo Calvino, “Il Sentiero dei Nidi di Ragno”, recensito da Larissa D’Orsi;
- George Raymond Richard Martin, “Il Trono di Spade”, recensito da Alessandro Ravera;
- Italo Calvino, “Il Visconte Dimezzato”, recensito da Alessandro Ravera;
- Richard Matheson, “Io Sono Leggenda”, recensito da Alessandro Ravera;
- Tommaso Campanella, “La Città del Sole”, recensito da Larissa D’Orsi;
- Lev Tolstoj, “La Morte di Ivan l’Ic”, recensito da Pietro Pedemonte;
- Paolo Giordano, “La Solitudine dei Numeri Primi”, recensito da Martina Scotto;
- Paolo Maurensig, “La Variante di Luneburg”, recensito da Pietro Pedemonte;
- Jane Auston, “Orgoglio e Pregiudizio”, recensito da Martina Scotto.
Ritorna La lettura ai tempi di Internet (parte seconda o Dell’entusiasmo)
Dopo una prima, esaltante primavera, scandita da diciotto recensioni per altrettante settimane, ora si profila una nuova stagione.
L’avventura del lettore nel labirinto della Biblioteca di Babele è potenzialmente infinita e con essa la voglia di raccontarne le gesta, mentre la sera ci si riposa riuniti presso il fuoco scoppiettante del camino.
La missione non è ancora compiuta (quando mai potrebbe esserlo?), ma nuovi campioni si sono aggiunti alla squadra, convinti della bontà dello scopo
(Scalzasi Egidio, scalzasi Silvestro,/dietro a lo sposo, sì la sposa piace).
Fuor di metafora stiamo parlando dell’esperienza di letture e recensioni, condotta lo scorso anno scolastico da un gruppo di studenti della 2A del Liceo Mazzini, coordinati dalla prof.ssa Luisa Ramorino , in collaborazione con la dott.ssa Luciana Langella della Civica Biblioteca Gallino che ne ha promosso la pubblicazione sul portale e sul profilo Facebook, nell’intento di affinare le capacità critiche dei giovani lettori e di suscitare un dibattito su argomenti culturali, usando agili strumenti della moderna comunicazione. Ecco il perché del nome La lettura ai tempi di internet, per un’iniziativa che ha avuto esiti incoraggianti, sia sul piano didattico – testato direttamente sui risultati scolastici in merito all’acquisizione delle competenze linguistiche degli studenti coinvolti – sia per i riscontri positivi ottenuti dal progetto.
Sull’onda del successo è aumentato il numero dei recensori (classi 2A e 3A) e il disegno si è ampliato, ispirando “Risvolti letterari” – progetto integrato del Sistema Bibliotecario Urbano a cura del Dott. Massimo Ruggero – e grazie all’apprezzamento del Dott. Danilo Bonanno ha trovato spazio specifico sul portale della Biblioteca Berio e in bacheca con la pubblicazione in cartaceo intitolata “Le recensioni dei ragazzi del Mazzini”. E’ in via di definizione una rubrica radiofonica su Radio Jeans.
Visto che tutto è nato per un intento didattico, l’aspetto più interessante è l’allargamento del numero dei partecipanti, perché lo spirito del progetto è basato sulla libera adesione e sulla libera scelta dei temi, altrimenti la coercizione vedrebbe finire quel miracoloso connubio di scuola, biblioteca, volontaria iniziativa.
La scuola è spesso solo sinonimo di obbligo noioso, ma qui il compito è autoimposto, complice l’entusiasmo, che fa sì che l’oggetto della ricerca si identifichi con chi la sta cercando: come è naturale che chi cerca “estra di sé il bene, la sapienza, la beltade… alla presenza di quella, rapito fuor di sé da tanta bellezza… veddesi convertito in quel che cercava e qua finisce la sua vita secondo il mondo pazzo, sensuale, cieco e fantastico, e comincia a vivere intellettualmente; vive vita de dèi, pascesi d’ambrosia e inebriasi di nettare.”
Recensioni effettuale nel secondo periodo:
- George Orwell, “1984”, recensito da Dario Barbieri, classe III-A;
- Darwin Pastorin, “Avenida del Sol”, recensito da Chiara Conte, classe II-A;
- Stefano Benni, “Cari Mostri”, recensito da Alessandro Ravera, classe III-A;
- Carrer Raymond, “Cattedrale”, recensito da Leonardo Ravera, classe II-A;
- Chrétien de Troyes, “Cligès”, recensito da Rosa Besagno, classe II-A;
- Robert Mc. Liam Wilson, “Eureka Street”, recensito da Fabio Maccagno, classe II-A;
- Ray Bradbury, “Fahreneit 451”, recensito da Erika Sassone, classe II-A;
- Leonardo Sciascia, “Il Giorno della Civetta”, recensito da Marta Terrile, classe II-A;
- Francis Scott Fitzerland, “Il Grande Gatsby”, recensito da Pietro Pedemonte, classe III-A;
- Luigi Capuana, “Il Marchese di Roccaverdina”, recensito da Larissa D’Orsi, classe III-A;
- Umberto Eco, “Il Nome della Rosa”, recensito da Marta Terrile, classe II-A;
- Clara Sànchez, “Il Profumo delle Foglie di Limone”, recensito da Martina Scotto, classe III-A;
- Oscar Wilde, “Il Ritratto di Dorian Gray”, recensito da Tommaso Calleri, classe II-A;
- Charlotte Bronte, “Jane Eyre”, recensito da Martina Scotto, classe III-A;
- Freud Uhlman, “L’Amico Ritrovato”, recensito da Larissa D’Orsi, classe III-A;
- Italo Svevo, “La Coscienza di Zeno”, recensito da Tommaso Calleri, classe II-A;
- Lucio Anneo Seneca, “La Dottrina Morale”, recensito da Fabio Maccagno, classe II-A;
- Nathaniel Hawthorne, “La Lettera Scarlatta”, recensito da Aurora Pesce, classe II-A;
- Robert Louis Stevenson, “Lo Strano Caso del Dottor Jekyll e del Signor Hyde”, recensito da Leonardo Ravera, classe II-A;
- Maria Bellonci, “Lucrezia Borgia”, recensito da Aurora Pesce, classe II-A;
- Khaled Hosseini, “Mille Splendidi Soli”, recensito da Erika Sassone, classe II-A;
- Alessandro Baricco, “Oceano Mare”, recensito da Lelia Leoni;
- Carlo Emilio Gadda, “Quer Pasticciaccio Brutto de Via Merulana”, recensito da Lelia Leoni;
- Jolm Osborne, “Ricorda con Rabbia”, recensito da Dario Barbieri, classe III-A;
- Platone, “Simposio”, recensito da Laura Matrio, classe II-A;
- Antonio Tabucchi, “Sostiene Pereira”;
- Beppe Fenoglio, “Una Questione Privata”, recensito da Rosa Besagno, classe II-A;
- Arthur Conan Doyle, “Uno Studio in Rosso”, recensito da Laura Matri, Classe II-A;
- Thomas More, “Utopia”, recensito da Chara Conte.